
Nel 2024, la digitalizzazione della logistica marittima italiana ha registrato progressi significativi, spinta da investimenti strategici e da un contesto normativo favorevole. L’obiettivo è costruire una supply chain integrata, efficiente e sostenibile, in grado di competere a livello europeo e globale.
Interoperabilità e piattaforme digitali
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato 175 milioni di euro alla digitalizzazione della logistica, con l’obiettivo di rendere interoperabili almeno il 70% dei Sistemi di Comunità Portuale (PCS) con la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN). Questo investimento mira a migliorare la condivisione dei dati tra porti, interporti e operatori logistici, favorendo una gestione più efficiente dei flussi merci.
Progetti pilota e casi di successo
Tra le iniziative di rilievo, il porto di Taranto ha completato la digitalizzazione della sua Zona Franca Doganale (ZFD), diventando la prima ZFD interclusa digitalizzata in Italia. Questo progetto ha migliorato la tracciabilità delle merci e semplificato le procedure doganali, rappresentando un modello replicabile per altri scali.
Sicurezza e sfide tecnologiche
La trasformazione digitale comporta anche nuove sfide, in particolare per quanto riguarda la sicurezza informatica. Gli attacchi informatici ai porti sono in aumento e possono causare gravi interruzioni alle operazioni. È quindi fondamentale investire in infrastrutture IT sicure e in programmi di formazione per il personale.
Verso una logistica sostenibile e competitiva
La digitalizzazione è un elemento chiave per una logistica più sostenibile. L’adozione di tecnologie avanzate consente di ottimizzare i percorsi, ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica. Inoltre, la tracciabilità in tempo reale delle merci aumenta la trasparenza e la fiducia lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Per ulteriori dettagli sulle iniziative in corso e sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione nel settore marittimo, è possibile consultare il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: www.mit.gov.it.
Vedi anche
Origine preferenziale: novità 2024–2025 per gli operatori del commercio internazionale
Traffico container nei porti italiani: dati 2024 tra stabilità e nuove dinamiche
Navigazione sostenibile: le nuove norme IMO 2023–2025 e l’impatto sullo shipping globale




